Tutto ciò che non avreste mai immaginato sull’oro delle api
Cinque curiosità sul miele, che nella sua storia antichissima è stato utilizzato in maniera sorprendente: come afrodisiaco, moneta per il pagamento dei funzionari dei faraoni e dono ultraterreno. Oggi alcune sue strane caratteristiche sono poco note, vediamo quali.
Storie antiche, moderne conferme …
Gli antichi egizi, come tutti gli altri popoli antichi del Mediterraneo, consideravano il miele un alimento prelibato degno di dei e faraoni, a cui veniva riconosciuta dignità divina. Secondo un’antica leggenda, infatti, quando Ra piangeva lacrime d’amore, esse cadevano sull’Egitto sotto forma di miele. Nelle antiche tombe dei faraoni gli increduli archeologi hanno rinvenuto vasi di argilla sigillati con cera al cui interno era ancora perfettamente conservato miele prodotto quattromila anni prima.
Per la sua capacità di fornire energia immediata l’antica mediciana ayurvedica considerava il miele un efficace afrodisiaco già tremila anni fa. Oggi sappiamo in effetti che il miele è in grado di innalzare il livello degli estrogeni e del testosterone, gli ormoni rispettivamente responsabili del desiderio sessuale femminile e maschile.
… scadenze, inquinamento e miele amaro: cinque curiosità sul miele
Vi siete mai chiesti se il miele scade? Ebbene, praticamente no. Il calore (ovvero temperature superiori ai 25°) velocizza la degradazione degli zuccheri presenti nel miele e l’alterazione del suo aroma, ma questo non rende in nessun caso il miele un alimento dannoso per l’organismo.
Le api sono sensibilissime all’inquinamento ambientale, quindi sopravvivono solo in ambienti praticamente incontaminati. Questo rende il miele un prodotto in cui non è possibile registrare la presenza di fattori inquinanti, poiché in loro presenza le api morirebbero prima di essere state in grado di produrre il miele.
Il miele di castagne, per quanto ricchissimo di zuccheri come tutti gli altri tipi è amaro: questo deriva dalle particolari caratteristiche del fiore di castagno e non indica che il miele sia avariato o alterato.